La logica della valutazione del rischio

Modificato il Mer, 20 Ago alle 12:45 PM

Analisi del rischio astratto

In Daato, l’analisi del rischio inizia con un rischio astratto, come richiesto dalla legge LkSG. Questo passaggio permette di prioritizzare i fornitori e le unità aziendali sulla base di due fattori chiave:

  1. Rischio Paese
    Valutiamo la stabilità politica, le pratiche lavorative, le normative ambientali e la conformità legale dei Paesi di origine dei prodotti.

  2. Rischio Prodotto
    Consideriamo le normative di settore, la complessità della supply chain e il potenziale di violazioni dei diritti umani o danni ambientali nelle categorie di prodotto.

Combiniamo poi questi due risultati per assegnare a ciascun fornitore o unità un livello di rischio compreso tra “Molto alto” e “Basso”.


Valutazione del rischio Paese

Analizziamo indicatori di rischio (es. ILOSTAT, World Development Indicators) per le 13 categorie di rischio sociale e ambientale previste dalla LkSG. Abbiamo incluso 185 paesi, classificandoli in quattro livelli: “Molto alto”, “Alto”, “Moderato” e “Basso”.

La metodologia si basa su Giannakis (2016):

  • indagine su 30 aziende e interviste a due grandi imprese manifatturiere

  • sondaggio su 600 professionisti senior della supply chain, valutando gravità e probabilità di ciascun rischio

Ogni rischio riceve un numero di priorità, calcolato dalla somma di gravità e probabilità, e poi pesato per generare il punteggio Paese.


Valutazione del rischio Prodotto

Utilizziamo lo strumento CSR Risk Checker per mappare i rischi di ciascun gruppo di prodotti secondo la classificazione UNCTAD SITC Rev. 4. Abbiamo riallineato i rischi del CSR Risk Checker ai requisiti della LkSG e quindi classificato i gruppi di prodotti in “Molto alto”, “Alto”, “Moderato” o “Basso” in base a gravità e probabilità.


Consolidamento finale

I punteggi di rischio Paese e Prodotto vengono fusi in una matrice di rischio unica, che assegna a ogni fornitore un livello di rischio complessivo. Ad esempio, un fornitore di olio di palma (“Molto alto” rischio prodotto) da Indonesia (“Alto” rischio Paese) risulterà “Molto alto” rischio complessivo.


Valutazione del rischio concreto

Dopo il rischio astratto, si procede a un rischio concreto con due strumenti:

  1. Codice di Condotta
    Secondo il § 6 (4) LkSG, si richiede al fornitore di accettare un codice di condotta; l’accettazione può abbassare il suo livello di rischio di uno step.

  2. Autovalutazione (SAQ)
    Questionari chiusi e caricamento di prove documentali consentono di dettagliare i rischi effettivi. Solo i fornitori con rischio sopra “Basso” all’analisi astratta ricevono il SAQ. Il punteggio risultante integra gravità, probabilità, numero di dipendenti e fattori di influenza/causalità (volume ordini, durata e qualità del rapporto) per definire la priorità di rischio (“Molto alta”, “Alta”, “Media”, “Bassa”).


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