Quali stakeholder coinvolgere nell’analisi di doppia materialità?

Modificato il Lun, 14 Apr alle 4:08 PM

Se stai affrontando per la prima volta l’analisi di materialità nell’ambito degli ESRS, è naturale chiederti quali stakeholder dovrebbero essere coinvolti. In questo articolo, ti offriamo una spiegazione pragmatica per aiutarti a iniziare con il piede giusto.

Se invece sai già chi vuoi coinvolgere, puoi scoprire come farlo in pratica cliccando qui: Link.


Cosa dicono gli ESRS sugli stakeholder?

Gli ESRS distinguono due categorie principali di stakeholder nel contesto del reporting di sostenibilità:

  1. Stakeholder impattati: sono coloro che subiscono gli effetti diretti o indiretti delle attività della tua azienda.

  2. Utilizzatori delle informazioni di sostenibilità: come investitori, ONG o altre parti terze indipendenti.

Sebbene entrambe le categorie possano essere incluse nell’analisi di materialità, la prima domanda che dovresti porti è:

? Chi può aiutarmi concretamente a valutare i temi di sostenibilità ESRS e gli IRO (Impatto, Rischio, Opportunità)?


1. Il punto di partenza: i colleghi interni

Nella maggior parte dei casi, le persone più informate e adatte a supportarti sono i colleghi della tua azienda.
Questi stakeholder interni:

  • Hanno una conoscenza diretta delle attività aziendali,

  • Lavorano ogni giorno con gli impatti, i rischi e le opportunità,

  • Coprono ruoli e aree tematiche differenti.

Ecco un esempio di mappatura:

Gruppo di stakeholderTemi potenzialmente rilevanti
Alta DirezioneTutti, in base alle aree di responsabilità
Risorse Umane / PersonaleTemi sociali
Sostenibilità / Ambiente / EHSTemi ambientali
Compliance / LegalTemi di governance
Finanza / Gestione del rischioRischi e opportunità finanziarie

2. Coinvolgere gli stakeholder impattati

È importante valutare anche il coinvolgimento degli stakeholder esterni impattati, in particolare quando si tratta di valutare gli impatti.
Questi possono includere:

  • Fornitori,

  • Dipendenti lungo la catena del valore,

  • Rappresentanti dei lavoratori,

  • ONG come rappresentanti indiretti dell’ambiente o della società.

Coinvolgere queste parti può offrire una prospettiva diversa e arricchente, utile per l’analisi.


3. Coinvolgere gli utilizzatori delle informazioni (come gli investitori)

Infine, puoi coinvolgere anche gli utilizzatori dei report di sostenibilità, come:

  • Investitori,

  • Revisori dei conti,

  • Studi legali o esperti in sostenibilità.

Queste figure possono offrire contributi preziosi soprattutto per la valutazione di rischi e opportunità finanziarie.

Gruppo di stakeholderTemi potenzialmente rilevanti
ONG ambientaliImpatti ambientali
InvestitoriRischi e opportunità finanziarie
SindacatiTemi sociali
Revisori / Studi legaliTemi di governance

Un principio fondamentale: proporzionalità

Applica sempre il principio di proporzionalità:
in base alla dimensione e alla complessità della tua azienda, potresti voler coinvolgere più o meno stakeholder.

Evita però di complicare eccessivamente il processo.
Ad esempio, ci sono aziende che distribuiscono questionari a migliaia di clienti o fornitori, ma spesso l’utilità di questi dati è molto bassa e viene criticata dagli esperti del settore.

✅ Coinvolgi le persone giuste, in modo equilibrato, e punta sulla qualità del feedback ricevuto, non sulla quantità.

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